INCISIONE IN RAME DI ISABELLA PICCINI
Stima € 250 - 300
Base d'Asta € 90
INCISIONE IN RAME DI ISABELLA PICCINI raffigurante il momento della Resurrezione di Cristo. Tavola di cm 28,5 x 21. Elisabetta Piccini (1644 – 1734), o meglio suor Isabella Piccini, è una delle rare e assai poco conosciute donne incisore. Nasce nel 1644 a Venezia da una famiglia di incisori veneziani. Suo padre Jacopo Piccini (attivo fino al 1669) e suo zio Guglielmo riproducono su rame i quadri di Tiziano e di Rubens, ma lavorano anche come illustratori per tipografi ed editori. A soli 19 anni, è già imprenditrice di sé stessa: Elisabetta presenta al Doge la domanda per l’autorizzazione in esclusiva alla stampa di alcuni soggetti da lei incisi dopo la morte del padre ed il Senato le accorda tale Privilegio. Ma per una fanciulla, la scelta del convento è più o meno obbligata. Così nel 1666, poco più che ventenne, entra nel convento francescano di Santa Croce in Venezia e cambia il suo nome in suor Isabella. Entrare in convento significa per Isabella poter esercitare la sua arte in tutta tranquillità e in un ambiente che la tutela. La sua attività, che l’accompagnerà per tutta la vita, è intensa tanto che suor Isabella fornisce opere ai più conosciuti editori veneziani. Riesce a stento a far fronte alle commissioni dei tipografi liturgici e dei librai – per citarne qualcuno: a Venezia Bartoli, a Padova la Tipografia del Seminario e a Bassano i Remondini, con i quali avrà una relazione d’affari di oltre quarant’anni ed un intenso epistolario. La sua produzione è legata soprattutto alla illustrazione di testi sacri, messali, libri di preghiere, breviari, biografie di Santi, ma anche ritratti, stampe divulgative di genere profano, soggetti allegorici ed illustrazioni di manuali.